Inserimento
La domanda che sorge spontanea è: ma quali sono i lavoratori deboli e svantaggiati ai quali Luna Verde ha l’obiettivo di rivolgersi? La cooperativa agricola non pone limiti a coloro i quali potranno essere interessati a un percorso formativo e lavorativo di questo genere ma, allo stesso tempo, ha già idee importanti su quali potrebbero essere soggetti interessati e interessanti e, prima di tutto, valorizzati in questo percorso
- Richiedenti asilo risiedenti in CAS o titolari di protezione internazionale accolti in progetti SPRAR.
Nella nostra esperienza come rete di imprese (I progetti CAS gestiti da Lunazzurra in primis e l’esperienza decennale del nostro personale nei progetti SPRAR) ci siamo ben presto resi conto che i ragazzi ospitati sono, molto spesso, giovani, pieni di energia e di voglia di lavorare, in molti casi con alcune esperienze agricole nel territorio di provenienza. Per questa ragione Luna Verde crede fortemente che un progetto di agricoltura sociale che possa coinvolgere questi soggetti possa creare e formare lavoratori specializzati agricoli (ad esempio potatori) che si possano ben inserire nel territorio toscano e, più in generale, in quello italiano. L’esperienza di Luna Crescente, infatti, grazie soprattutto all’azienda agricola Gobbo, ci ha dato consapevolezza anche del fatto che tali operatori specializzati sarebbero molto richiesti in ambito lavorativo, arrivando così a realizzare un doppio obiettivo: integrazione reale e risposta ad esigenze del mercato agricolo. Un doppio risultato che starà al centro del progetto di agricoltura sociale di Luna Verde.
- Ragazzi con disabilità fisica e mentale.
Luna Verde è convinta anche che, con progetti studiati ad hoc, l’agricoltura sociale possa essere il contesto giusto per la formazione e l’inserimento, con ovvie differenti a livello di mansioni, di persone con disabilità fisica e mentale. Toscana come contesto territoriale privilegiato per la realizzazione di progetti, dunque, che possano coinvolgere il ricchissimo tessuto di associazioni locali che possano trovare nella nostra Cooperativa Agricola il luogo ideale dove incanalare le energie di quelli che possono, senza dubbio, diventare risorse reali del territorio, lavoratori formati, realizzati e, per quanto possibile, sempre più autonomi.
- Ex-tossicodipendenti e ex-carcerati.
Altre due categorie che potrebbero trovare nell’agricoltura, nella formazione e nella auto-realizzazione lavorativa, una vera via verso la propria realizzazione personale e lavorativa. Creare progetti indirizzati nello specifico al reinserimento lavorativo di individui con il doppio obiettivo, come di consueto, di creare lavoratori specializzati richiesti dal mercato e, allo stesso tempo, di riabilitare e realizzare coloro che, in parte, non hanno mai avuto occasione, o capacità e volontà, per farlo.